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Il sistema periodico degli elementi

A cura di Silvano Tagliagambe


Roma, Teknos, 1994, I fondamenti della scienza, 6
cm 22x15.7, pp. LIV-180-(2), cartonato, sovracoperta illustrata
Unica edizione italiana. Ottima copia >>>

€ 14
INDICE

Uno scienziato e i suoi due sogni: La chimica e l'industria
Silvano Tagliagambe    p. VII

Nota biografica    XLIX

Il sistema periadico degli elementi
Dmitrij Ivanovič Mendeleev

     Abbozzo di un sistema degli elementi basato sul loro peso atomico e sull'affinità chimica (1° marzo 1869)    1
     Correlazione delle proprietà con il peso atomico degli elementi (1869)    5
     La legge della periodicità degli elementi chimici (1871)    27
     La legge periodica degli elementi chimici (1889)    99
     La legge della periodicità degli elementi chimici (1898) 129

Indice dei nomi 167

Nota bibliografica 179
Nella seconda metà dll'Ottocento erano conosciuti circa 63 elementi chimici, ma non si era ancora trovato un modo generale di classificarli. Molto intricate e complesse erano le teorie chimiche sulla struttura della materia. Per questo motivo nel 1860 venne convocato a Karlsruhe un congresso internazionale di chimici. Un brillante chimico russo, Dmitrij Ivanovič Mendeleev, ne sfruttò le conclusioni per elaborare un criterio unificatore per raggruppare insieme i differenti elementi: il peso atomico, calcolato secondo il cosiddetto "sistema unitario", sostenuto e difeso a Karlsruhe da Stanislao Cannizzaro.

Con questa grandezza, considerata una proprietà distintiva di ogni elemento chimico, Mendeleev potè arrivare alla grande scoperta della "legge della periodicità". Di qui il grande affresco della materia: il sistema periodico degli elementi.
Struttura armonica, regolare, aritmetica e discreta, all'interno della quale tutti gli "individui" chimici trovavano una collocazione sistematica, non accidentale, e mediante la quale era possibile la previsione esatta delle proprietà di nuovi elementi mancanti, ancora sconosciuti.
La rilevanza teorica e filosofìca fu enorme: era possibile coniugare "universalità" delle relazioni fra sostanze semplici e atomiche diverse con la loro irriducibile "individualità". Era possibile rispondere a quella eterna domanda di ogni sapere che indaga sulla materia e sulle sue metamorfosi: cosa rimane invariato nel cambiamento e come avvengono i cambiamenti delle cose che non variano?

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